Tipologie, differenze, normativa – Scale Antincedio
Le scale antincendio rientrano tra quegli elementi che devono essere obbligatoriamente presenti negli edifici pubblici, al fine di consentire un’agevole via di fuga in caso di emergenza.
Scale antincendio: quando sono obbligatorie e quali tipologie esistono
Innanzitutto, la normativa impone la realizzazione delle scale antincendio in tutti gli edifici pubblici o aperti al pubblico. Tra i tanti, è obbligatorio installarle nelle scuole, negli uffici, negli alberghi, nei centri commerciali, nelle caserme e via dicendo.
Le scale devono inoltre essere presenti in tutti i condomini o edifici residenziali con un’altezza antincendio di 12 metri o superiore. Leggi anche: “Sicurezza antincendio: ruolo dell’amministratore di condominio”
Ovviamente tutte le tipologie di scale antincendio devono essere strutturate in modo tale da costituire una valida via di evacuazione che possa condurre in un luogo sicuro.
Ecco quali sono le varie tipologie di scala antincendio.
Scale antincendio protette
Ovvero situate in ambienti realizzati secondo le regole della compartimentazione antincendio. La compartimentazione è un metodo ideato per circoscrivere le fiamme all’interno di un vano, ed evitare che si propaghino in tutto l’edificio.
Scale a prova di fumo
Anche in questo caso le scale antincendio sono situate all’interno di ambienti protetti con il sistema della compartimentazione. In più però i compartimenti dispongono di impianti tecnologici e di filtri antifumo che impediscono sia alle fiamme che al fumo di propagarsi negli ambienti vicini.
Scale antincendio esterne
Sono posizionate al di fuori dall’edificio, lontane da qualsiasi possibile fonte che possa dar vita ad un’esplosione o ad un incendio. Solitamente questo tipo di scala viene distanziata dall’edificio di minimo 2,5 metri, ma si collega ad esso tramite apposite passerelle realizzate con materiali non combustibili, che ovviamente ne consentono la fuga.
Le scale antincendio esterne non possono essere utilizzate come normale punto d’accesso o di uscita per la struttura, il loro utilizzo è consentito solo in caso d’incendio o emergenza.
Scale antincendio aperte
Rientrano in questa categoria tutte quelle scale antincendio che non sono protette, non sono a prova di fumo e non sono esterne. Secondo la normativa, queste sono ammesse solo negli edifici composti da un massimo di 2 piani. La lunghezza complessiva della via di fuga che porta dalla scala al luogo sicuro non può essere superiore a 40 metri.
Scale antincendio: quali requisiti devono rispettare
Le normative in vigore attualmente impongono che le scale antincendio debbano presentare le seguenti caratteristiche generali:
Le scale devono essere dotate di un corrimano laterale, e se sono più larghe di 2,4 metri, è necessario installarne anche uno centrale;
Le rampe di scale non possono essere continue, ma devono essere interrotte dai pianerottoli di sosta per consentire un passaggio senza ostacoli e senza possibili inciampi;
I gradini devono essere a pianta rettangolare e devono avere un’alzata ed una pedata costanti, di minimo 17 cm e massimo 30 cm. Tuttavia è possibile che siano presenti dei gradini irregolari con alzata e pedata variabile, e in questo caso è necessario segnalarne la presenza con appositi cartelli;
Se per accedere alle scale antincendio è presente un piano inclinato, è necessario inserire obbligatoriamente un pianerottolo orizzontale tra i due spazi che risulti largo almeno quanto la scala, così da favorire un agevole afflusso;
In ogni piano della struttura devono essere affissi gli appositi cartelli (con fondo rosso e scale raffigurate in bianco) che indichino la direzione più breve per raggiungere le scale antincendio.
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